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Fin dalle medie mi sono sentita dire che nn ero bella come le altre, che il mio fisico era brutto, che nn ero brava in niente…

Dal 2012 ho avuto un crollo..all’inizio piangevo quasi ogni giorno,vedevo davanti a me solo l’inferno, poi durante l’estate del 2013 piano piano ho iniziato a mangiare sempre meno, fino ad arrivare al punto che mangiavo solo qualcosa a cena. Ero dimagrita fino a pesare tra i 44.5 e 44 chili.. Eppure mi piaceva vedermi così magra.. Poi a ottobre mia mamma ha scoperto quanto pesavo, non mi ha chiesto perché nn mangiavo più, non è andata a dirlo al medico però da quel giorno ha iniziato a controllare che io mangiassi sia a pranzo che a cena. Ma io nn mi sentivo comunque bene, nn ci riesco. Fin dalle medie mi sono sentita dire che nn ero bella come le altre, che il mio fisico era brutto (non sono mai stata grassa, ma ho il fisico a pera) che nn ero brava in niente. Mi sono sentita sempre peggio.. Il mio ragazzo comunque nn mi ha lasciato sola neanche quando ho smesso praticamente di uscire di casa. Ora siamo nel 2014 mi sento un pò meglio ho ripreso un chilo e mezzo se non di più, però ci sono giorni in cui ancora vorrei morire, giorni in cui ancora mi alzo e mi chiedo perché devo essere così. Mi passerà mai?,

Cara Fede,
non deve essere stato assolutamente facile confrontarti in questi anni, da sola, con la difficoltà di convivere con un corpo definito non adatto dagli altri, è un po’ come non essere riconosciuta, non essere vista, non essere mai all’altezza di uno standard che permetta di poter socializzare con gli altri.
Probabilmente perdere peso ti permette di avvicinarti a quell’ideale ma contemporaneamente ti svuota dentro, creando quel vuoto che senti, reprimendo quella parte più vitale e creativa che nascondiamo in ognuno di noi. I chili possono aumentare o diminuire però la tua richiesta di essere accolta, di poterti sentire capace di affrontare le situazioni, oltre i giudizi e le apparenze, continua probabilmente a tarparti le ali.
Non possiamo dirti se ti passerà oggi o domani, ma sicuramente hai avuto una grande forza ad affrontare questo grande dolore, a non soffocare la tua voglia di vivere e di poter amare. Il tuo ragazzo restando al tuo fianco, non ha fatto un gesto eroico ma ha avuto fiducia in te ha creduto nelle tue risorse e ha riconosciuto le tue qualità emotive e fisiche.
Sicuramente sarebbe utile trovare uno spazio da dedicare a te, uno spazio di ascolto da uno psicologo in cui poter trovare un tuo modo di affrontare queste grandi emozioni che ti investono lasciandoti stordita.
Spesso queste tematiche sono legate anche alle dinamiche familiari e alle sue particolari modalità comunicative. Ci hai descritto la reazione di tua madre al tuo malessere e ci sembra che in qualche modo ti saresti aspettata un aiuto più deciso. Considera che aprire uno spazio di riflessione ti permetterà di poter affrontare meglio anche il rapporto con tua madre, la comunicazione con lei e le forme di controllo che probabilmente nascono anche una forte preoccupazione.
Questi sono solo alcuni spunti di riflessione, facci sapere cosa ne pensi e come procedono le cose.
Un saluto affettuoso!,Fede, 18 anni,04-02-2014,Ansie, sogni paure e…,dca